Geremia Gios, professore straordinario, Dipartimento di Economia e Management, Università degli Studi di Trento
All’interno del Centro studi e documentazione sugli usi civici e le proprietà collettive è stata attivata da un paio di anni la Cattedra sulle proprietà collettive. La Cattedra opera con una serie di incontri periodici tenuti, fino ad ora, via web, ma in prospettiva sono prevedibili incontri anche in presenza. La partecipazione è libera e gratuita. A tutti coloro che lo desiderano viene spedito un link attraverso il quale è possibile collegarsi in occasione dei periodici incontri. Per rimanere informati è sufficiente iscriversi alla newsletter del Centro. Operazione questa rapidamente fattibile collegandosi con il sito internet del Centro medesimo.
Gli incontri vedono la partecipazione di esperti sui diversi temi che riguardano i domini collettivi e si articolano, generalmente, su un’introduzione al tema alla quale segue un dibattito e la richiesta di chiarimenti su aspetti specifici da parte dei singoli partecipanti. L’esperienza fino ad ora condotta deve considerarsi positiva dal momento che la partecipazione è buona ed anche le domande che vengono poste ai relatori sono pertinenti.
In particolare un’analisi complessiva dei numerosi incontri fino ad ora tenuti permette di evidenziare che nel mondo delle proprietà collettive vi è un grande desiderio di approfondire i vari aspetti di questo “diverso modo di possedere”. Questo anche alla luce delle novità introdotte dalla legge 168/2017 che, come è noto, ha profondamente innovato la materia. A fronte di tale desiderio di conoscenza sembrano esserci insufficienti occasioni per approfondire le tematiche di comune interesse. Per questo è in programma un ampliamento delle occasioni di approfondimento garantite dalla cattedra anche attraverso incontri in presenza da tenersi nei vari territori che sono interessati a questa tipologia di proprietà. Inoltre un aspetto che dovrà essere ulteriormente approfondito, in futuro, è quello relativo alla diffusione di buone pratiche volte a realizzare, con metodologie adeguate ai tempi attuali, i principi fondanti dei domini collettivi. In particolare si può ritenere che in molti casi sia necessario trovare modalità nuove per incentivare la partecipazione degli aventi diritto alla gestione di tali beni. Infatti solo una convinta partecipazione dei componenti le comunità interessate alla gestione quotidiana dei medesimi può garantire la durata nel tempo, o con termine attualmente di moda la sostenibilità, di queste forme di possesso. Non solo, ma l’esperienza maturata nella gestione dei beni collettivi tradizionali può risultare particolarmente utile per gestire, attraverso istituzioni apposite, beni anche molto diversi, ma che si caratterizzano per rivalità nel consumo e solo parziale escludibilità. Come è noto si tratta di una tipologia di beni che nello scenario socioeconomico attuale vede crescere, sempre in un’ottica di sostenibilità, la propria importanza.
Non resta, pertanto che invitare tutti gli interessati a visitare il sito internet del Centro (https://sites.google.com/unitn.it/proprietacollettive/cattedra/incontri), iscriversi alla newsletter e ove ci siano argomenti di interesse partecipare ai prossimi incontri.
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