Una Carta del Lago contro le microplastiche
a cura Coordinamento per la tutela dell'ambiente Alto Garda e Ledro
Fin dagli anni Settanta son stati condotti molti studi sulla presenza di microplastiche nelle acque marine. Il problema però riguarda anche le acque lacustri ma purtroppo la normativa che stabilisce indicatori e limiti per monitorare le acque interne (Direttiva Quadro delle Acque 200/60) non considera l’effetto della presenza delle microplastiche sullo stato dei laghi. Il progetto LIFE Blue Lakes nasce proprio per affrontare questo problema attraverso una serie di azioni di governance, formazione, informazione e sensibilizzazione indirizzate a istituzioni, stakeholder e cittadinanza. Tra le azioni principali la stesura di una Carta del Lago che è il frutto di un processo partecipativo che coinvolge tutti gli attori coinvolti.
Il 23 febbraio ha preso avvio la consultazione della carta del Lago di Garda con un webinar promosso da Legambiente, che è capofila del LIFE Blue Lakes, che ha visto la partecipazione di diversi relatori che hanno illustrato il contesto nazionale e locale delle microplastiche e lo sviluppo del percorso partecipativo. Il Lago di Garda rappresenta infatti uno dei cinque siti pilota insieme al Lago di Bracciano e al Lago Trasimeno e al Lago di Costanza e Chiemsee in Germania nell’ambito del progetto finanziato dal Programma LIFE.
La Carta del Lago si configura come uno strumento adottato per la tutela dei laghi dalle microplastiche che ha l'ambizione di rappresentare un impegno, ancorché volontario, ma dal forte valore simbolico e concreto, che le comunità del Garda intendono assumere. Tramite una piattaforma online è stato possibile contribuire alla stesura della bozza della Carta indicando priorità degli obiettivi e degli interventi, commentando e proponendo modifiche o integrazioni. I risultati sono stati poi condivisi con enti pubblici, attività economiche, associazioni ambientali e sportive che fruiscono il lago durante tre workshop che si sono tenuti nel mese di maggio. Un nuovo appuntamento dedicato alla presentazione della Carta del Lago di Garda finalizzata, che coinvolgerà tutti gli stakeholder, si terrà on line il 22/06/2021 dalle ore 17 alle ore 19.
Chiara Martinelli, Presidente Legambiente Verona, ha evidenziato in apertura dell’incontro che la pressione antropica sul Garda è molto forte con 25 milioni di turisti ospitati ogni anno su una popolazione inferiore ai 190 mila. Questa pressione deve essere gestita in modo concertato. Attraverso la Goletta dei Laghi, ad esempio, Legambiente ha iniziato già da anni dei progetti sulla sponda veronese e lombarda facendo sistema con le altre realtà del Garda. Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia ha sottolineato l’importa di tutelare il lago nella sua interezza con problematicità che non sono legate solo alla qualità delle acque ma alla gestione del territorio nel suo complesso. Richiamando quindi la necessità di trovare una modalità diversa per vivere il lago da residente e da turisti e per spostarsi lungo il lago.
Il tema delle microplastiche nel Lago di Garda è legato, come ha evidenziato Francesco Fatone dell' Università Politecnica delle Marche, a pressioni antropiche e naturali, presenza di scolmatori di fognatura mista, gestione del servizio idrico diviso tra diversi soggetti. Sono state messe in campo campagne di campionamento e analisi su alcuni impianti di depurazione, anche in diverse stagioni. Chiara Braschi, coordinatrice del progetto, ha descritto gli obiettivi di LIFE Blue Lakes:
- Migliorare l'efficacia dei processi decisionali e di governance relativi al tema delle microplastiche e ingaggiare i principali attori economici e sociali nei laghi italiani e tedeschi nella riduzione dell'impatto delle loro attività attraverso la Carta del Lago.
- Progettare e sperimentare un protocollo standard di monitoraggio delle microplastiche nelle due aree pilota del Trasimeno e di Bracciano per valutare i livelli di microplastica presenti in questi bacini;
- Ridurre l'apporto di microplastiche nei laghi dovute ai processi di trattamento degli impianti di depurazione grazie allo sviluppo di un protocollo tecnico nell’area pilota del Lago di Garda;
- Stabilire una proficua collaborazione con i principali settori economici interessati (cosmetici, abbigliamento outdoor, pneumatici, ecc.) per sviluppare soluzioni volte a ridurre e prevenire l’inquinamento da microplastiche;
- Sensibilizzare le popolazioni residenti presso i principali laghi italiani e tedeschi e il pubblico generale promuovendo comportamenti che prevengano la diffusione dei rifiuti di plastica nell'ambiente;
- Influenzare l'agenda politica a livello nazionale ed europeo al fine di migliorare il quadro normativo esistente per contrastare l'inquinamento da microplastiche nei bacini lacustri attraverso il Libro Bianco dei Laghi.
La Carta del Lago potrà indicare una serie di soluzioni calibrate sulle specificità di ciascun contesto territoriale in merito a
- Iniziative di sensibilizzazione per i residenti;
- Programmi di monitoraggio ad hoc;
- Tecniche per migliorare i processi di trattamento delle acque reflue;
- Disposizioni per ridurre l’impatto di aziende e famiglie;
- Buone pratiche per il settore turistico e commerciale.
Un percorso partecipato che, oltre al valore specifico di affrontare la problematica delle microplastiche, ha il pregio di considerare il Lago nella sua interezza, superando i confini amministrativi per approccio all’ecosistema coinvolgendo, in modo trasversale, tutti coloro che hanno a cuore il destino di questo importante territorio.
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